il nuovo
libro di Stephen King ... commentato in due parti!

prima parte
(sono arrivato a pagina 500 ... ma un primo commento già lo voglio fare!)
Gli altri commenti sono tutti entusiasti. Il massimo dei voti garantito.
Eppure ... a me piace fare il guastafeste.
Uno dei film che più ho amato è "Ritorno al futuro" ed in questo libro quel
film lo si ritrova con tutte le sue anomalie ed i suoi paradossi.
Ma anche con la collocazione temporale (siamo sempre negli anni '50, il
distributore di benzina è sempre Texaco, una minima variazione del
"continuum" temporale cambia drasticamente il futuro, Chuck Berry è sempre
alla ricerca del sound giusto ...).
Addirittura arriviamo - nel libro - alla storia d'amore con miss Clayton (lo
stesso cognome di quella innamorata di "Doc", nel film).
Insomma, qualche operazione "scopiazzatura" la possiamo sospettare?
C'è poi un altro scrittore (meno noto) che affronta un tema analogo: Jack
Finney.
Si parte con "Indietro nel tempo", si passa per "La monetina di Woodrow
Wilson" e si arriva ad un libro NON ancora tradotto in italiano (nonostante
sia del 1995): "from Time to Time".
Se il protagonista del libro di Stephen King vuole andare indietro nel tempo
per evitare l'assassinio d Kennedy, il protagonista di "from Time to Time"
vuole andare indietro nel tempo per evitare l'affondamento del Titanic.
Cambiare la storia, dunque?
Sarà mai possibile?
I finali si assomigliano? (no, tranquilli: non ve li rivelo anche perché
quello di questo libro NON lo so ancora!).
C'è poi un'altra storia, raccontata in un libro del 1991, che ritroviamo
oggi: il loop temporale! Ogni volta che il "viaggiatore del tempo" varca la
porta che immette nel passato, cancella tutto quanto aveva cambiato durante
il viaggio precedente.
E questo è il "principio di ripetizione" illustrato in un libro sconosciuto
del tutto (ma su internet lo trovate di certo, si intitola "incredibile, ma
falso!")
Se poi vogliamo arrivare all'autore che preferisco (Fredrick Brown), nel suo
capolavoro intitolato "un assurdo universo" troverete tante altri
similitudini con il testo di Stephen King.
Bene, a questo punto ecco il mio consiglio: leggetelo!
Nonostante tutti i tentativi di denigrarlo, l'avvocato del diavolo si
appella alla clemenza della corte.
Riconosco che il mio tentativo di parlarne male è miseramente fallito.
Magari quei piccoli riferimenti a libri e/o film già letti e/o visti fanno
parte della capacità di Stephen King di stuzzicare la curiosità del lettore
lasciandogli un senso di "dejà vu".
Non è forse così anche con il barbone che sussulta quando si accorge che
qualcuno è improvvisamente entrato nel suo campo visivo (avete presente il
"barbone" di "ritorno al futuro"?)
(continua ... dopo che avrò finito di leggerlo)
seconda parte
strano vero? Per voi che leggete, prima e seconda parte sono un "continuum
temporale" unico.
Per me invece c'è un intervallo di qualche giorno.
Il giudizio non cambia: il libro è "favoloso".
Anzi, l'autore sembra quasi darmi ragione spiegando, nella postfazione, come
avrebbe voluto dedicate questo libro a Jack Finney (poi ha scelto la
nipotina arrivata "nel frat-tempo").
Non avrà mica letto questa mia recensione prima di pubblicare li libro? In
fondo gli sarebbe bastato viaggiare nel futuro!
Paolo Federici |