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IVA all'import - discussione (noi applichiamo l'IVA sempre e su tutto!)

ecco alcuni scambi di "idee" avuti con la clientela, che talvolta ci contesta la fatturazione con IVA delle spese di magazzinaggio, oppure delle operazioni doganali di importazione o magari delle THC e delle STRIPPING charges!

egregi signori,

Vi ringrazio per volermi trasmettere/avermi trasmesso la LEGGE SULL'IVA che io conosco BENISSIMO, avendola sviscerata piu' e piu' volte proprio per CAPIRLA!

Proprio perche' l'ho letta TANTE VOLTE e proprio perche' HO CHIESTO TANTISSIMI PARERI (al mio commercialista, alla Fedespedi Milano, a funzionari vari della dogana a miei "amici" e "colleghi" spedizionieri e consolidatori) sono giunto alla conclusione che la legge NON E' PER NIENTE CHIARA!

Il dubbio nasce nel momento in cui faccio questo "semplice" ragionamento: possibile che chi IMPORTA paghi l'IVA sul valore della merce, paghi l'IVA sul NOLO, paghi l'IVA sul trasporto dal PORTO di sbarco al suo indirizzo di consegna ... e ci siano operazioni INTERMEDIE "non" soggette all'Iva?

Se un cliente ha una fattura con resa DOOR o DDU (quindi "inclusiva" di tutte le spese "intermedie") lui "automaticamente" paga l'IVA anche sulle spese intermedie (in quanto queste spese fanno "parte" dell'imponibile dichiarato in bolla doganale!)!

E poi nel mio addebito ... e' compreso il mio guadagno! (Se io pago 100 tra THC e STRIPPING al terminal portuale e addebito 150 ... almeno sulla mia quota di profitto DEVO addebitare l'IVA: NON e' pensabile che io fatturi un UTILE "senza" IVA ...!).-

E poi io NON svuoto in un PORTO e la legge NON CHIARISCE se l'esenzione si applichi anche ai terminal interni!!!

E poi se voi mi pagate l'IVA, la stessa somma la detraete - a fine mese - dai vostri versamenti: percio' - come dice il mio commercialista - l'IVA non e' un costo! Quindi e' solo - come si dice in gergo contabile - una partita di giro!

Comunque un mio "collega" si e' fatto parte diligente ed ha "intervistato" un dirigente della dogana di Milano e questo e' il suo messaggio:

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in merito al problema sollevato da Paolo, riguardante gli addebiti da farsi ai clienti per le importazioni,

questa mattina ho parlato con un funzionario che ha effettuato verifiche presso societa' del ns.settore.
Le voci di importazioni devono , secondo la G.d.F.
essere così trattate:
stampati 20% iva
anticipazioni esenti art.15
addebito corrispondente non imp.art.9
trasporti 20%
operazioni dog.li non imp.art.9
copertura assicurat.20%
UIC 20%
movimentazione,ricarico,sosta 20%
rilascio cert.sanitaria 20%
nolo thc 20%

queste sono voci che mi sono state dettate dal funzionario , esperto in materia .
Se vi sono dubbi o ulteriori chiarimenti , e' a disposizione per chiarirli.

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Un altro commento e' il seguente:

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Da tempo si discute, e non solo in sede associativa, dei crismi di addebito IVA per le operazioni connesse alle merci in importazione da paesi non counitari.

La legge IVA presenta norme che possono essere soggette a dubbia interpretazione (essendo una legge italiana ci sarebbe stato da meravigliarsi se fosse stato il contrario) ed in disparate occasioni funzionari statali hanno emesso provvdimenti e comminato sanzioni in palese contraddizione.

Molti nvocc ed anche molti spedizionieri hanno deciso, da tempo, di applicare l'IVA su tutte le operazioni connesse all'import con la sola esclusione dei noli COLLECT (quindi da esigere in Italia) e dei tributi doganali.

I maggiori nvocc all'import così come i maggiori spedizionieri all'import non hanno mai assoggettato ad IVA una corposa serie di operazioni per cui farlo ora equivarrebbe ad una autodenuncia ed è questa la ragione per la quale sono restii a chiedere "lumi" ai competenti uffici.

E' chiaro che se si incassa l'IVA e la si versa (anche se fosse non dovuta) nessun preposto governativo protesterà.

E' altrettanto chiaro che se non si incassa l'IVA e non la si versa qualsiasi preposto governativo investito di un minimo di potere discrezionale potrebbe creare grossi problemi e comminare pesanti sanzioni.

Ricorsi, baruffe, liti e cause si possono sempre fare ma mentre si fanno si rischia grosso e comunque si paga sempre.

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Mah!!!

Per terminare: NESSUNO potra' mai ACCUSARMI di incassare l'IVA e tenermela (visto che cosi' come la incasso la verso!) mentre potrei avere grossissimi problemi se qualcuno mi accussasse di NON addebitare l'IVA (e quindi di NON versarla!).-

Ed in quest'ultimo caso non mi sarebbe assolutamente utile giustificarmi dicendo che .... per Voi la mia fattura e' sbagliata!!!

C'e' comunque un'ultima soluzione: se NON volete pagarci l'IVA e ritenete di avere il diritto di farlo, fateci avere DICHIARAZIONE D'INTENTO ed automaticamente avrete diritto all'esenzione! E, cosi' facendo, la responsabilita' del mancato addebito IVA non sara' piu' nostro ma vostro!

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questa e' un'altra lettera sull'argomento, da me inviata a chi contestava la mia posizione (e che, dopo averla letta, non ha potuto che darmi ragione!)


egr sig "xxxxxxx"

ho ricevuto il Suo fax relativo all'IMPONIBILITA' DELLE PRESTAZIONI

Mi sembra che ci siano alcune cose da chiarire: se un'operazione genera UTILE, non puo' NON essere sottoposta all'imposta (scusi il gioco di parole) dell'IVA! Penso che su questo punto saremo d'accordo!
Allora io dico: sara' anche vero che la legge riporta che "i servizi relativi alle operazioni doganali" sono esenti art 9, ma la legge (come ho avuto modo di scrivere!) NON e' chiara! La domanda e': a chi si riferisce? Chi e' "entitled" ad effettuare i servizi relativi alle operazioni doganali? Io credo che "i servizi relativi alle operazioni doganali" possano essere resi SOLO ed ESCLUSIVAMENTE dagli spedizionieri doganali. Quindi EVENTUALMENTE chi potra' avere il diritto di fatturare senza IVA e' solo lo spedizioniere doganale. Noi invece (che non siamo spedizionieri doganali!) NON possiamo esimerci dal fatturare con IVA. Anche perche' (e lo devo dire!) quello che io fatturo e' DIVERSO da quello che io pago. Quindi (e torno all'inizio del paragrafo) sull'operazione doganale io ho un "GUADAGNO" (o una perdita!) e come tale ... se un'operazione genera UTILE, non puo' NON essere sottoposta all'imposta (scusi il gioco di parole) dell'IVA! Penso che su questo punto saremo d'accordo!

Comunque ribadisco il concetto: SE io devo fatturare con IVA e non lo faccio, sono certo passibile di denuncia. Ma nel caso contrario, certamente NON contravvengo ad alcuna legge.

Insomma, la legge mi da "forse" la facolta' di avvalermi di una esenzione! Benissimo: io ho deciso di NON avvalermene!

NON posso essere "accusato" di violare alcuna legge.

Tanto piu' che la mia decisione NON CAUSA alcun danno a terzi (come entrambi sappiamo, sia che io fatturi con IVA o che io fatturi senza IVA, contabilmente si tratta solo di una partita di giro).-

Spero di aver chiarito la mia posizione e la mia idea in merito.

Come avra' capito, non e' la prima volta che discuto di questo in quanto ho affrontato il problema a fondo (ne ho discusso con il mio commercialista, con il mio dichiarante doganale, con la FEDESPEDI, con l'Associazione Consolidatori) e quello che ho capito e' che NON esistono DUE visioni identiche del problema dell'IVA a dimostrazione che la legge NON E' PER NIENTE CHIARA

Molti saluti

Paolo FEDERICI

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